Quasi un universitario su tre sperimenta sintomi di ansia clinica e più di uno su quattro convive con forme di depressione che compromettono studio, relazioni e benessere. Queste difficoltà incidono fino al 35% del percorso di studi, rallentando la preparazione degli esami e la capacità di mantenere la motivazione. Eppure, per molti studenti, arrivare a una diagnosi ufficiale resta un percorso complicato, pieno di esitazioni e ostacoli burocratici.
Riconoscere che non si tratta di semplice pigrizia o fragilità è il primo passo per chiedere aiuto senza vergogna. Dalla presa di coscienza dei sintomi persistenti alla certificazione clinica, esiste un iter strutturato che permette di ottenere accomodamenti ragionevoli e piani di supporto personalizzati. Sapere come funziona, a chi rivolgersi e quali strumenti sono disponibili può fare la differenza nel vivere con più serenità l’università e nel proteggere la propria salute mentale.
Ascoltare i segnali: non è solo pigrizia
Molti studenti tendono
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